La novità del LED - elettrico

Il primo LED ovvero Light Emitting Diode (diodi ad emissione di luce) fu inventato dallo statunitense Nick Holonyak Jr nel 1962 durante una collaborazione con la General Electric. È quest’uomo, ricercatore e docente dell’Università dell’Illinois, ad aver studiato e sviluppato tutte le potenzialità dei semiconduttori sfruttati dai dispositivi optoelettronici come i LED, che negli anni ’60 esistevano solo nella loro versione rossa, utilizzate per lo più come luce di segnalazione e, successivamente, verde. Variando la tensione tra lo strato di elettroni (lo strato n) e lo strato delle lacune (lo strato p), gli elettroni si combinano con queste emettendo fotoni, la cui frequenza determina il colore della luce.


 L’illuminazione a led ha cominciato a fare il suo ingresso nei semafori, nei lampioni delle strade e via via è stata introdotta negli esercizi commerciali per poi giungere fin nelle abitazioni private  attraverso gli oggetti di uso quotidiano, dagli elettrodomestici agli apparecchi illuminanti, sostituendosi alle vecchie lampadine ad incandescenza che avevano monopolizzato il mercato per oltre un secolo grazie alla loro resa energetica . Questo sistema di illuminazione consente di risparmiare fino all’80% di energia elettrica rispetto alla normale lampada a incandescenza.

 

 

 


Il boom della tecnologia a LED si è avuto negli anni ’90 grazie alla produzione di lampade a LED di colori differenti, tra cui anche di luce bianca e brillante che oggi illumina le nostre stanze con un click dell’interruttore.  Inventata nei primi anni ’90 è frutto degli studi di tre fisici giapponesi, Isamu Akasaki, Hiroshi Amano and Shuji Nakamura, che hanno prodotto anche  il primo fascio di luce blu, scoperta che ha richiesto oltre trent’anni di impegno nella ricerca del semiconduttore adatto (cristalli di nitruro di gallio) a liberare la giusta frequenza di fotoni ma si è tradotta poi in una trasformazione fondamentale per la tecnologia dell’illuminazione ed inoltre è stata più che sufficiente per ritenere la ricerca di Akasaki-Amano-Nakamura meritevole del premio Nobel per la Fisica 2014 dell'Università della California

 


Ragionando in termini di consumi e durata, l’efficienza delle nuove lampade è indiscutibile.  Anche il loro tempo di vita è nettamente superiore se confrontato con le altre tipologie di lampadine a risparmio energetico. Le lampade a led possono durare infatti fino a 100.000 ore (ovvero può rimanere accesa 24 ore su 24 per ben 12 anni), contro le 1.000 di una lampada a incandescenza e le 10.000 di una a fluorescenza. Considerando che un quarto del consumo mondiale di energia elettrica è imputabile all’illuminazione, i LED si riconfermano una risorsa importante per risparmiare energia e salvare il pianeta.


La luce a LED blu aiuta a mantenere gli alimenti freschi. Da una ricerca universitaria è stato anche confermato, che ha anche forti effetti antibatterici.  Le lampade a led non producono le radiazioni UV, quindi non attirano tanti insetti come le sorgenti tradizionali, quindi perfette per l’estate